Conoscere il nome e la funzionalità degli strumenti usati per effettuare il Pap Test potrebbe alleviare la tensione pre-esame.
Una volta distesa sopra il lettino la paziente si ritrova con le gambe divaricate (come in una normale seduta ginecologica) e l’operatore sanitario introduce all’interno della vagina lo speculum: questo strumento viene utilizzato con lo scopo di mantenere aperta la zona da trattare operando così con una visuale maggiore; lo speculum vaginale generalmente ha una forma conica e dispone di due o tre valve per la dilatazione.
A questo punto, il ginecologo o l’ostetrica per effettuare il prelievo del campione utilizzerà prima la spatola di Ayre e successivamente la cytobrush:
- la spatola di Ayre è una asticella di legno, o plastica, la cui forma stondata è indispensabile per adattarsi al meglio alla convessità del collo dell’utero: la spatola viene appoggiata con la “punta” più estrema alla cervice e ruotata di 360° effettuando così il prelievo delle cellule dell’esocollo e della parte iniziale endocollo;
- la cytobrush invece ha un’estremità cotonata che viene inserita nel canale cervicale e ruotata per 180° prelevando così le cellule endocervicali.
Hospitex propone una brush che unisce le due precedenti: le setole laterali consentono la raccolta delle cellule dell’esocervice, mentre la parte centrale la raccolta delle cellule endocervicali. Il tutto con un unico prelievo.
Il materiale utilizzato rende la brush leggermente più rigida e quindi meno fastidiosa per la paziente.
Indipendentemente se svolto con una o due spatole, al campione prelevato deve essere applicato il fissativo – nell’articolo Le differenze di applicazione del fissativo sul campione citologico viene spiegato cos’è e come Hospitex ha migliorato questo processo – ed inviato il campione al laboratorio.
Per concludere, gli strumenti usati per il Pap Test sulla paziente sono massimo 3: l’esame di per sé non è doloroso né invasivo, potrebbe solo risultare fastidioso ma, come già detto nell’articolo Piacere sono il Pap Test, dipende molto dalla manualità e delicatezza di chi preleva il campione. Ovviamente la sensazione di fastidio può essere diminuita grazie al supporto di attrezzature adeguate e di qualità elevata.
