Il pap test è un’esame molto importante che ogni donna dovrebbe effettuare, ma su di esso ancora aleggia paura e disinformazione.
Siamo qui per fare un po’ di chiarezza: è un’esame di screening (alias di controllo) da effettuare, periodicamente ogni 3 anni, sulle donne attive sessualmente o comunque dai 25 fino ai 29 anni.
È possibile farlo privatamente dal proprio ginecologo, ma essendo un esame voluto dal nostro Sistema Sanitario, viene effettuato anche gratuitamente negli appositi centri.
Come fare per prendere appuntamento?
Dal compimento dei 25 anni, l’Asl invia una lettera dando appuntamento con circa 3 mesi di anticipo per svolgere l’esame presso Consultori familiari, Centri di Prevenzione Oncologica o Poliambulatori del proprio comune di residenza.
Cosa sapere prima di effettuare l’esame?
Ci sono alcuni accorgimenti da tener presente per non alterare l’esito dell’esame:
- non deve essere effettuato durante il ciclo mestruale o nei giorni immediatamente successivi;
- non aver rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti;
- evitare nelle 24 – 48 ore precedenti lavande vaginali;
- evitare l’utilizzo di ovuli, prodotti spermicidi, creme, gel o schiume (a meno che non siano stati prescritti dal medico) precedentemente.
Come avviene l’esame?
L’esame provoca dolore e che durata ha?
L’esame non è doloroso né tanto meno invasivo (ci si può quindi recare senza accompagnamento) ma può risultare leggermente fastidioso: tale sensazione può dipendere dalla delicatezza della persona che effettua il prelievo e dal livello di sensibilità della paziente.
Come viene suggerito dalla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, facendo respiri lenti e profondi si può ridurre il disagio che potrebbe venir percepito.
Il prelievo infine è molto rapido, dura infatti massimo 5 minuti.
Cosa avviene dopo il prelievo?
Terminato l’esame dovranno passare alcune settimane per poter ricevere il referto, a meno che non ci si rivolga a PapTest24 (che garantisce la refertazione in 24 ore). Se ci fossero delle alterazioni alla paziente verrà dato telefonicamente un secondo appuntamento per effettuare degli accertamenti, nel caso in cui l’esito risulti negativo, invece, riceverà il referto per posta ordinaria.